Monday, November 23, 2020

Novembre a Torino

Come la nebbia che avvolge Torino dal 20 Novembre in poi, e gli effluvi di cioccolata calda che salgono dalla tazza, questo racconto è dedicato a tutti coloro che amano le atmosfere autunnali e il confort food piemontese dei mesi freddi e umidi. La canzone da ascoltare alla fine è sempre quella di Giusy Ferreri, il cui vidoeclip è girato a Parigi perchè Torino è così 😎


Novembre a Torino




A Novembre Torino sa di caldarroste e cioccolata calda; le giornate iniziano a inumidirsi, ma non gradualmente, bensì di colpo e per fasce orarie, fino a che una sera di Novembre avanzato, guardando fuori dalla finestra ci accorgiamo di essere totalmente immersi nella nebbia.

I gusti e i colori di Novembre sono coordinati sui toni caldi della zucca, dei cachi e del castagnaccio, colori che riportano ai loro gusti più e meno delicatamente dolci, alle loro consistenze morbide, polpose e alla nuance del cioccolato.
In effetti cioccolata e caffè a Torino vanno mano nella mano dal 1763 cioè da quando ha aperto Al Bicerin e l'omonima bevanda calda è diventata lo scaldacuore ufficiale dei residenti. 
'Scaldare il cuore e l'anima' come sanno fare i nostri piatti a base di vellutati formaggi alpini (il nostro oro bianco) spesso fusi per scaldarci ancora di più, magari coperti da un'abbondante nevicata di tartufo bianco - il diamante della tavola - grattuggiato sopra. 
E che dire poi dei nostri risotti? Milano in fondo ne ha solo uno... diciamolo... quello con lo zafferano, ma noi qui a Torino ne vantiamo uno per ogni settimana dell'anno e la nostra stagione regina è proprio l'autunno 👑
Risotto con la zucca, con i porcini, con i carciofi, con i topinambur, con la salsiccia, e per le grandi occasioni, persino con il Barolo e lo spumante! Sembrano proprio lussi hollywoodiani, eppure qui sono la nostra normalità... 😜

Eh si, l'autunno a Torino apre una stagione culinaria lunga ben sei mesi di prelibatezze, più o meno delicate, ma tutte sociali in quanto il loro sapore aumenta all'aumentare delle persone che le condividono alla nostra stessa tavola. 
In Piemonte la convivialità è un teorema gastronomico direttamente proporzionale all'alta qualità degli ingredienti: tutti prodotti localmente come da tradizione centenaria.
Le mattine novembrine iniziano ad illuminarsi con una spremuta d'arancia e via via vanno affievolendosi a fine serata con un Barolo chinato: il nostro celebre vino da meditazione. Meditazione certo, perché Torino è zen e lo yoga lo fa da sempre compensando ogni fatica fisica e intellettuale ristorando il palato. Dopo tutto, il nostro cibo é la nostra prima medicina e prevenzione 🌿

A Torino più che in ogni altre città italiana viviamo in un sistema binario che segue i principi dello yin e dello yang: il freddo e umido (pungente) che da vita i nostri vini corposi, ricchi di tannini, eleganti, e impegnativi; ai nostri tartufi, ai nostri plin fatti da mani antiche ma sempre scaltre, e tajarin con 40 tuorli,  e il calore delle nostre carni, eccezionalmente magre, marinate per ore nel nostro vino rosso; i nostri formaggi morbidi, cremosi delicati o stagionati; il nostro cioccolato vellutato che si scioglie sulla lingua appena chiudiamo la bocca.



Certamente soprattutto in tempo di Covid19 siamo fortunati perchè siamo i soli in Italia ad avere la bagna cauda che ci aiuta a mantenere le distanze sociali 😅 l'aglio ha proprio un odore sconveniente, ripugnante, pari solo alle zuppe filippine e al nuoc cham - la celebre salsa di pesce vietnamita fatta macerando le acciughe, anche in decomposizione, in enormi barili pieni di salsa di soia. In Vietnam come qui in Piemonte tutti giurano che è una vera delicatezza e pochissimi la rifiutano a favore del perenne gelato - prodotto e gustato tutto l'anno - un'altra specialità torinese che si trasforma seguendo le stagioni e i mesi.
A Novembre il gelato a Torino include dei marrons glacés, nocciole e rum, zucca e amaretti, prima di dare il benvenuto a dei tocchetti di panettone e di pandoro 😋



Novembre a Torino vuol dire cinema, CioccolaTO, Luci d'Artista e Artissima perchè l'arte in senso lato scorre da sempre nelle nostre vene anche se ci vergogniamo a dirlo - 'chi si loda s'imbroda' e noi non siamo gente grossolana... - e speriamo sempre che siano gli altri a riconoscercelo. Spesso succede ma ancora più spesso l'invidia altrui ha sopravvento e noi restiamo qua su, ovattati nella nostra nebbia e isolati dalle cattive energie, in un serafico equilibrio ai piedi delle Alpi, con gli occhi chiusi, le mani a preghiera sul cuore, in equilibrio su una gamba, nella posizione dell'albero 🌲

La verità è che Torino ha un metabolismo artistico molto rapido e sforna eventi artistici e culturali di ogni sorta e genere come vassoi di baci di dama e bignole. Ogni mese, e particolarmente a Novembre, Torino è un mega show, solo pochi eletti lo sanno.

I turisti ci vedono sempre all'opera ma senza fronzoli, senza grilli per la testa, solo cose concrete come i nostri motori, il nostro design, e la scienza che sublimiamo all'Alenia e che mandiamo nello spazio insieme al nostro espresso per astronauti, ovviamente Lavazza, nata in Via San Tommaso 10 nel 1894, sempre qui a Torino.



Noi però siamo il bicerin che beviamo, i tartufi di cioccolato che assaporiamo e l'architettura regolare e regale che abitiamo. Portiamo a spasso il nostro cane al (parco del) Valentino con la sciarpa svolazzante per proteggerci dalle lame dell'umidità e nei colori caldi delle foglie la nostra creatività si rigenera.

Questa è Torino a Novembre: benvenuti nel nostro regno!











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