Tuesday, May 18, 2021

Oz a Torino


Questo racconto è dedicato a tutti gli amanti dell'italiano, di Torino, del Piemonte, delle favole e dell'atmosfera italiana.




Negli ultimi anni, dobbiamo ammettere che spesso a Maggio abbiamo dei giorni con forti raffiche di vento che come nel "Mago di Oz", e al meno spiritualmente, ci ritroviamo spesso in Kansas.
Per fortuna qui del Kansas c'e' poco anche se le vette delle Alpi non riescono a proteggere i nostri balconi fioriti dalle folate di vento, né dalle tempeste di grandine che soprattutto in estate flagellano i vitigni. Neanche le colline che circondano Torino sono abbastanza alte da fare da scudo a queste energie. 
Tuttavia dato l'alto livello di smog e inquinamento - dovuto al riscaldamento che proprio quando ci vorrebbe viene spento perché prima del riscaldamento globale e del cambio climatico faceva caldo - questo vento forte e trascinante fa piazza pulita delle polveri sottili che si insinuano dalle narici fino su dentro al nostro cervello.
Il piombo respirato insieme a tutti gli altri innominabili elementi chimici rischia di farci stagnare in un presente privo di idee. 
Meno male che a Torino questo non è mai stato un problema: come diceva Einstein 'i periodi migliori per l'umanità sono quelli di crisi perché spingono l'uomo fuori dalla sua comfort zone portando innovazione' e sì che qui in città la crisi è sempre di casa come la nostra creatività innata e tanto invidiata.
Ed è per questo che proprio Oz, il mago, ha iniziando il primo gemellaggio ufficiale, continuato come tutti sanno con il progetto di Casa Oz e dei Magazzini Oz che ne sono la rappresentanza ufficiale sul territorio piemontese.

Beh certo Torino non è circondata dal deserto e non ha le streghe che comandano i distretti vinicoli che la circondano, ma in quanto a castelli, Oz non ha certo avuto problemi di sistemazione ed è proprio stato il settore immobiliare che lo ha attratto in città insieme al clima vario e ben strutturato.
Dopo tutto, perché accontentarsi di un castello quando se ne possono avere 100 e di epoche diverse?
Eh si, la storia e la sua eredità culturale che i locali danno sempre per scontata, hanno giocato un ruolo chiave per Oz che ha sempre amato l'araldica e i titoli nobiliari. Per non parlare del buon vino e del torrone... e del cioccolato e della cucina regale!

E poi che dire del paesaggio? A parte il mare e il deserto, il Piemonte ha proprio tutto!

Ma come ha scoperto Torino e il Piemonte Oz? 
Di preciso nessuno lo sa ma non può che averlo portato il Fohn dalla Germania dove era andato in viaggio col suo tappeto volante sfruttando l'energia eolica. Il meraviglioso regno di OZ è sempre stato all'avanguardia nelle energie alternative. 
Cavalcando le folate di vento come onde, comodamente seduto a gambe incrociate, curioso di vedere dove le correnti lo avrebbero portato, Oz è sceso a Torino in  Piazza Vittorio.
Arrotolato il tappeto e parcheggiatolo in un agolo sicuro sotto ai portici, vicino a una delle farmacie, Oz ha iniziato la sua esplorazione. 
'Che città originale!' ha pensato 'Elegante, razionale e con forti flussi energetici che soffiano dal fiume. Davvero impossibile resistere e non innamorarsene'.

La sua prima sistemazione è stata a Palazzo Reale, il letto era persino di misura - quando si dice che la realtà supera la fantasia.
Le cucine vaste e ricche di ogni prelibatezza a cominciare dai biscotti per finire con i liquori, ma Oz - come molti, diciamolo - si è innamorato dei caffé reali e delle dimensioni umane della città.

Questa sua prima visita era a Novembre quando le giornate sono corte e piove... Oz dunque si ripromise di tornarvi a primavera quando tutto rinasce, meglio ancora Maggio prima del gran caldo estivo.
Poco poteva sapere che Maggio a Torino fosse così umido ma al primo morso di porcini fritti ha subito capito che qui in Piemonte ogni cosa ha il suo tempo e la sua ragion d'essere. 'Ecco perché i portici sono così vitali dodici mesi all'anno! - ha subito pensato - i balconi non riparano abbastanza'.

Asparagi, porcini, fragole e le prime ciliege, gelati, sorbetti, vini a volontà e amari per aiutare l'elaborato processo digestivo locale.
Oz col suo colesterolo un po' alto e in pre-diabete a Torino è rinato: ogni giorno camminava miglia e miglia senza stancarsi e la dieta moderatamente a base di un po' di tutto lo ha fatto tornare a Smeralda ringiovanito e pieno di idee innovative e sostenibili.

Quella primissima visita di Maggio, spinto dalla forte curiosità, Oz riprese il suo tappeto e si spostò nella 'provincia' per vedere se c'erano streghe e com'erano.
Streghe ne trovò molte e anche fate, gnomi, elfi e nani occupati nella gestione dei numerosi vigneti.

'Proprio un paesaggio da favola' si è detto sorseggiando un bicchiere di spumane in cima a una collina nel Monferrato.
Noccioleti, vigneti, borghi medievali con i loro castelli e uccellini variopinti, che erano poi la personificazione delle fate che raramente si fanno vedere di giorno nelle loro sembianze naturali. Neanche il meraviglioso regno di Oz era così bello, e avrebbe meritato diversi viaggi e in ognuno, il mago si ripropose di soggiornare in un castello diverso e assaggiare tutti i vini qui prodotti. 

Pur non avendo mai sentito parlare della Borgogna, il mago sentiva di aver trovato ciò che di più vicino c'é al Paradiso sulla Terra: la 'perfezione non è perfetta senza qualche difettuccio' ecco come giustificava con eleganza la mancanza del mare.
Monti, colli, laghi, fiumi, campagna e città: Torino sintetizzava e sintetizza tutt'ora questo conubio di magia e natura, creatività e tecnologia che continuano ad emozionare i visitatori che come il mago di Oz vi arrivano ogni anno quasi come i pollini degli ippocastani dei lunghi corsi torinesi che vengono trasportati dalle potenti folate del vento di Maggio.

Amici non temete, qui da noi ci sarà sempre posto per tutti e quando hotel, bar e ristoranti saranno davvero esauriti - cosa molto improbabile dato che Torino ha più bar, ristoranti e discoteche di ogni altra città italiana, basterà battere il tacco delle vostre scarpette rosse e ... tornerete in Kansas col cuore a forma di Mole Antonelliana e la data esatta della vostra prossima visita.

... piuttosto il tappeto volante é pronto?






 

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