Wednesday, April 21, 2021

Aprile dolce dormire

Questo racconto è dedicato a tutti coloro che amano la lingua italiana e Torino.




Aprile dolce dormire


Aprile a Torino è sinonimo di transizione e di estremi. Non si sa mai come, ma ci arriviamo sempre dopo aver cambiato l'ora. Spesso da queste parti, si tratta di mese tenue, scandito da Pasqua e da un bel ponte lungo che unisce il 25 Aprile e il 1 Maggio se a metà settimana... Addirittura un anno dell'era pre-covid - che adesso ci da la sensazione di essere stata nel secolo scorso - abbiamo potuto godere di ben tre settimane di vacanza da Pasqua al 1 Maggio. Praticamente una cosa inaudita e ripetibile con la stessa frequenza della congiunzione di Giove e Saturno.

Possiamo dire che l'Aprile torinese è ben imparentato con Marzo (pazzerello, esci col sole e prendi l'ombrello) e col suo estro creativo ci può portare sia la neve e temperature invernali, che il sole estivo come nel 2020... ecco spiegata l'origine della fervente creatività torinese, in quanto più che mai questo sbalzo di temperature concilia il nostro sonno, i nostri sogni e le manifestazioni delle nostre visioni.
Per quanto riguarda la realizzazione e la creazione materiale dei nostri progetti naturalmente si tratta di un processo generalmente lungo e che si spalma su più mesi, alcuni molto pragmatici, se così si può dire.

I torinesi non ne hanno la piena consapevolezza ma Torino è una città dove le idee prendono vita; ne abbiamo costantemente tante e sempre nuove, un po' come le caramelle nel cassetto della nonna. L'effervescenza della nostra creatività ha sicuramente le radici nella necessità di evadere dai problemi quotidiani che si fanno sempre più soffocanti.

Proprio queste nostre due realtà, quella tangibile e quella in divenire, hanno attirato e continuano a portare in città personaggi interessanti! Il nostro quaderno delle visite cittadine porta la firma di Nostradamus, Erasmo da Rotterdam, il nostro primissimo studente erasmus! Persino del diavolo - ospite ricorrente; Nietzsche, San Pasquale Baylon - l'inventore dello zabaglione, la regina Elisabetta II d'Inghilterra, e poi ancora una bella lista di vip che oltre a famosi attori hollywoodiani, bollywoodiani, a cantanti internazionali e scrittori, conta anche Babbo Natale, sua moglie Anya e tutti i loro elfi.

A Torino, Aprile è un po' come capodanno: tutto rincomincia e la primavera ci porta la sua sinfonia di sapori stagionali come i tanto agognati asparagi di cui bisogna fare un'overdose prima che spariscano dai banchi del mercato per lasciare spazio ai funghi porcini, altrettanto desiderati! 
Risotti, quiches, torte salate, tortini vegetariani con formaggi piemontesi, insalate, zuppe, vellutate, ravioli e persino agnolotti trasformano gli impassibili torinesi in formichieri: i piatti vengono spazzolati completamente e non restano avanzi da riscaldare, né tanto meno da reciclare. Restano solo i pezzi più duri dei gambi degli asparagi, quelli non commestibili e con cui al massimo si può fare un brodino vegetale.

E' in questo periodo dell'anno che si iniziano a vivere la città e i suoi spazi: i parchi, le piazze e i dehors dei bar e dei ristoranti. Le gelaterie preparano dei gusti nuovi; gli scoiattoli si rincorrono di nuovo al Valentino e gli anatroccoli imparano a nuotare nel Po, tuffandosi senza paura dalle sponde del fiume! 
Da metà mese gli alberi dei viali sfoggiano la loro folta chioma verde: una simpatica nota di vita nel cielo spesso grigio che fa pendant con molti palazzi storici del centro.
Proprio da questo grigiume nasce l'esigenza di creare eventi, mostre e occasioni che smuovano Torino dal suo torpore invernale e la facciano rinascere. Certo gli sbalzi climatici di Aprile, e la sua umidità portano sonnolenza e con essa un piacevole stato di rilassamento dal quale poi gemmano le idee che prendono gradualmente corpo negli altri mesi.

Week-end lunghi, ponti e Pasqua hanno sempre portato molti turisti in città anche grazie alle mostre e ai festival come quello jazz che soleva essere gratis e nelle piazze. Tuttavia oggi, Torino è più che mai una città resiliente perché nonostante il Covid19 l'abbia privata di tutti gli orpelli, resta comunque unica e bellissima nella sua natura più essenziale: artistica, storica, architettonica, spirituale ed eno-gastronomica.

Il Covid19 può aver cancellato gli eventi e la socialità, ma ciò che resta della città è pur sempre ben più della sua anima: il suo impianto urbanistico razionale, la sua elegante architettura barocca, i suoi castelli, palazzi, piccole piazze e lunghe vie spesso pedonali piene di negozi. I caffè storici che sopravvivono, la collina, il fiume che l'attraversa, le chiese e le sue farmacie centenarie che nascondono tesori al loro interno.
Anche gesti semplici della vita quotidiana come comprare pane e grissini in panetteria sono un'esperienza di vita ma soprattutto di cultura locale. E lo hanno imparato in fretta gli elfi e lo scoprono velocemente anche i vip che scelgono Torino come la loro nuova casa.

Sono proprio i giorni di sole caldo alternati a quelli freddi ed umidi che fanno di questo un mese variegato e decisamente più godibile di Maggio, purtroppo sempre molto piovoso e senza riscaldamento.

Torneranno le serate a teatro, l'opera e le cene con gli amici che vengono da fuori Torino con la scusa di un concerto, una mostra o una partita allo stadio. Per ora la riapertura di bar e ristoranti ci sembra talmente incredibile che abbiamo una sensazione di rinascita e di ottimismo nonostante tutte le incertezze che ci attanagliano.
E alla faccia di chi crede che il sonno non sia utile o produttivo, ancora una volta, più che mai, le idee germogliate a Torino in questo Aprile cresceranno fino a diventare un trend com'è nostra consuetudine locale!













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